Тексты песен «Madrigali Magri»

ringrazio il tempo che ci fa passare al canto di un'alba dal fondo del mare sono qui per stancarmi spendermi consumarmi per fermarmi puoi cancellarmi cos? ad occhi...

esserci non ? facile esserci pu? essere sublime rispolverer? la mia voglia di vivere rinolegger? un passaporto oltre confine perch? noi di qui ce ne andremo insieme comunque sia ? cos? ti porter? in un posto...

the nightt sky is so dark and deep and there's no moon on the black blue see / just one little star shines on me / while i'm swimming / i'm a fish / a blind fish in my puddle life / and you shine / so silent so deep and...

cut me an hand or an arm or a leg / take off one eye from my head but don't touch / the only thing on earth that makes me feel like a man complete / don't touch my money / so let me swim and drown on it 'cause i'm...

hai un paradiso in viso ma quello che hai dentro ? pi? di un buon motivo per l'inferno sottoscrivi il tuo destino e stai contento foglia in un bosco sconvolto dal vento isolami manda nebbia manda foschia...

in profondissima calma il mastodonte fantasma nuota nel buio nel basso nel buio presagio di un'acqua piatta fissando il punto dove l'occhio non osa dal nero del basso del fondo il megacasma affiora...

il rosario delle cose note si dipana come sempre ai tuoi sensi nel flusso di immagini incerte che acceleri quando vai di un andare mentale non sono solo case e strade strade e case ma giorni che in fondo non ricordi...

solitudine solida ronza e rimbomba l'annuso a distanza ? un'ipnosi un'inquietudine un misto barricato tra le costole un muscolo un'incudine pesa quintali e non ? troppo poco per troppo poco ?...

non fa male sono parti non mie non ? grave si sopravvive occhi non miei voci non mie gesti non miei mani non mie giorni non miei notti non mie atti non miei vittime...

la valle ? scomparsa sotto un lago d'orzata compatta da qui ad Alessandria la grigia in un liquefarsi di giorni notturni umori e condense ammuffiscono i vetri esci di casa e guida nel nulla sei nella scena che chiamano...

dove sono i miei sogni d'oro e tutto quello che di luminoso avevano promesso in coro al mio ordinario catramoso avevo sogni d'oro adesso sprecati tempo scorri sangue senza senso seppellendo tutto...

treni caldi e stanchi sussultano in corsa agli aghi degli scambi in balia di nessun mare pigri tra clivi in un percorso locale in un torpore sonnesco tutto sa di tempo perso tutto sa di fa lo stesso la faccia di un...

l'organismo immateriale che regge i rapporti quando io mi allontano mi ha mosso passi labbra gesti cos? l'automa ha sorriso e scherzato mentre stavo lavorando a un altro tavolo spalancato sul vuoto che mi hai dato...